Introduzione
L’introduzione è stata realizzata al termine del lavoro con l’intento di fornire una “chiave di lettura” a chiunque volesse addentrarsi nel racconto che segue e lasciarsi trasportare da più di sessant’anni di storia.
A conclusione degli otto mesi impiegati nelle ricerche e nel “recupero” del copioso materiale necessario alla stesura di questo scritto – relativo ai tanti anni della mia attività, alle esperienze vissute ed alle molte persone incontrate lungo il cammino – mi accingo ad ultimarlo presentandone la genesi e soffermandomi su alcuni momenti importanti della mia vita, quegli stessi momenti che reputo ideali a descrivervi il mood dell’intero libro ed in grado di anticipare il flavour che vorrei si respirasse leggendolo.
L’idea di scrivere il libro è scaturita da una conversazione con il giornalista Leonardo Sturiale che, come molti dei miei amici-clienti, si era rivolto a me per una rettifica da apportare ad un paio di pantaloni. “Durante le misure”, parlando delle reciproche esperienze lavorative, ci addentrammo in argomenti di geo-politica, raggiungendo la lontana Tripoli in merito alla quale ebbi occasione di raccontare l’esperienza che negli anni ’70 avevo condiviso con un drappello di colleghi sarti “alla corte di Gheddafi”. Al momento dei saluti, Leonardo mi chiese se avessi avuto della documentazione inerente a tale circostanza, in quanto avrebbe potuto coadiuvarlo nella stesura di un articolo su cui stava lavorando. Iniziai a rintracciare mentalmente i luoghi in cui avessi riposto foto, articoli, guide turistiche, mappe e quant’altro poteva essere utile all’amico Leonardo e scoprii di avere tanto materiale, fotografico e non, e relativo non soltanto al periodo trascorso in Libia. Raccolsi tutta la documentazione da me custodita sino ad allora e la mostrai a Leonardo che osservò il tutto con sincero interesse ed una meticolosità che mi colpì e che parimenti non lasciava intuire chiaramente cosa avesse colpito la sua curiosità. Dopo un po’ mi guardò e, sorridendo, disse: “Perché non lo pubblichi? C’è una parte della storia della nostra città…!”
Il 23 di agosto 2009 Leonardo Sturiale mi chiese la disponibilità a rilasciare un’intervista riguardante relativa al mio soggiorno a Tripoli; in quei giorni, infatti, era in procinto di scrivere un articolo su Gheddafi in occasione del quarantesimo anniversario della rivoluzione.
Il 28 agosto su “La Nazione”, nella pagina degli Esteri, venne pubblicato l’articolo di Leonardo.
A settembre iniziai a recuperare quel materiale fotografico fatto di disegni e quadri su tela che avevo conservato nel corso del tempo e, verso la fine dello stesso mese, quasi ad avvalorare la giustezza della strada intrapresa, incontrai Maria Carmela Ostillio, docente della SDA Bocconi, da poco trasferitasi a Firenze da Milano; con mano esperta e grande dedizione ha condiviso il mio progetto, aiutandomi e sostenendomi nell’ultimarlo.
Infine Anna Balzani, cara amica e fedele frequentatrice della sartoria Cisternino, ha collaborato con noi chiosando le bozze del lavoro e coadiuvandoci nella scelta iconografica che potesse rappresentare al meglio la mia storia.
Nonostante gli immancabili (ma di lieve entità!) brontolii familiari per le seppur brevi assenze – rese necessarie dal lavoro in sartoria, dalle numerose riunioni che si sono succedute nel tempo in funzione degli incarichi ufficiali assunti a livello istituzionale e dagli incontri che sovente venivano organizzati anche tra amici (e non solo per lavoro!) – mia moglie, mia figlia Cristina, e i miei familiari, tutti, sono state persone stupende, riuscendo a sostenere (e sopportare!) un marito e un padre molto impegnato; con loro ho condiviso desideri, sogni e passioni nonché i numerosi “voli pindarici” e progetti che si sono susseguiti gli uni agli altri, non ultimo quello che vedete concretizzato in questo scritto.
Un sincero ringraziamento da parte mia è rivolto a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e che, in modi diversi, hanno offerto il loro contributo nel portarlo avanti, conducendolo sino a voi.